Tutto il mondo è stato scosso dalle rivelazioni di WikiLeaks, il sito fondato da Julian Assange. Nel giro di poche ore tutti hanno potuto leggere informazioni segrete e riservate riguardanti rapporti tra governi, relazioni scottanti su capi politici, manovre ‘sottobanco’, spionaggi, etc. Quello che i governi, Stati Uniti in primis, ritenevano fatti privati e probabilmente inviolabili, sono diventati in un attimo di dominio pubblico. Anche se nessuno di chi ci legge è probabilmente coinvolto in intrallazzi tra governi, e quindi non ha nulla da temere, sappiamo benissimo che ogni nostra conversazione telefonica, email, messaggio sms e twitter o quant’altro è intercettabile e quindi potenzialmente alla portata di orecchi indiscreti.
Esiste però un’altra rivelazione, dove tutti i segreti, tutti i pensieri, anche quelli più intimi, saranno manifestati...
Gesù, parlando dell’ipocrisia velata dei farisei, disse: “Ma non c’è niente di nascosto che non sarà svelato, né di segreto che non sarà conosciuto. Perciò tutto quello che avete detto nelle tenebre sarà udito nella luce, e quel che avete detto all’orecchio nelle stanze interne sarà proclamato sui tetti.” (Vangelo di Luca 12:2-3).
L’ultimo libro della Bibbia, noto ai più con il nome di Apocalisse, si chiama in realtà Rivelazione (questo il significato della parola greca apokalypsis). La rivelazione riguarda la seconda manifestazione di Gesù che avverrà negli ultimi tempi e che darà il via anche ad una serie di giudizi che sfoceranno nel giudizio finale. Ebbene, uno degli elementi che caratterizzeranno quel giorno sarà proprio la piena rivelazione di tutto quello che gli uomini hanno fatto, detto e pensato, in bene o male.
“Poi vidi un grande trono bianco e colui che vi sedeva sopra. La terra e il cielo fuggirono dalla sua presenza e non ci fu più posto per loro. E vidi i morti, grandi e piccoli, in piedi davanti al trono. I libri furono aperti, e fu aperto anche un altro libro, che è il libro della vita; e i morti furono giudicati dalle cose scritte nei libri, secondo le loro opere.” (Apocalisse 20:11-12)
“Dio infatti farà venire in giudizio ogni opera, tutto ciò che è occulto, sia bene, sia male.” (Ecclesiaste 12:14)
Possibile che sia tutto scritto, tutto archiviato? Fino a pochi anni fa la sola idea di un grande archivio che contenesse tutte le informazioni su ognuno poteva sembrava pura fantascienza. Non lo era certo per tutti quelli che, credendo a quello che la Bibbia dice da secoli, hanno sempre saputo che una delle caratteristiche di Dio è proprio l’onniscienza. Ma oggi, anche senza scomodare la fede in Dio, alla luce delle nuove tecnologie possiamo affermare che la cosa non sembra più tanto pazzesca. Quello poi che le scienze informatiche hanno in serbo per il prossimo futuro, non fan altro che confermare che un controllo globale è altamente possibile. E se questo è possibile per l’uomo, non lo è forse per Dio?
Crediamo che la maggioranza di noi sia contenta di sapere che certi giochi sporchi di governi e malfattori vengano smascherati. Forse lo siamo meno sapendo che questo avverrà per quello che ci riguarda personalmente.
Ovviamente, come tutto quello che riguarda Dio, possiamo crederci o no. Ma per tutti quelli che si pongono la domanda, per quelli che qualche sospetto che questo possa davvero avvenire ce l’hanno, ecco che c’è la soluzione. Se poniamo la nostra fede in Dio, così come indica la sua Parola, se crediamo che Lui è in primo luogo il Salvatore di tutti coloro che credono in Cristo, allora abbiamo delle meravigliose promesse. Eccone alcune:
“Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità.” (1 Giovanni 1:9)
“Come è lontano l’oriente dall’occidente, così ha egli allontanato da noi le nostre colpe.” (Salmo 103:12)
“Perché avrò misericordia delle loro iniquità e non mi ricorderò più dei loro peccati” (Ebrei 8:12)
“... Dio ci ha vivificati con lui, perdonandoci tutti i peccati, avendo cancellato il documento a noi ostile, i cui comandamenti ci condannavano, e l’ha tolto di mezzo, inchiodandolo sulla croce” (Colossesi 2:13-14)
Ecco la promessa di Dio. Il nostro peccato, anche il più intimo, può essere perdonato, dimenticato, cancellato. Il file verrà distrutto, l’hard disk pulito e nessuno più potrà recuperare i dati. Il “cancellato” in Colossesi 2 indica in greco proprio una cancellazione definitiva, senza che ne rimanga più traccia. Questa avviene per tutti coloro che ripongono ora la loro fede in Cristo: “In verità, in verità vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato ha vita eterna; e non viene in giudizio, ma è passato dalla morte alla vita.” (Vangelo di Giovanni 5:24).
Se vogliamo sfuggire alla rivelazione finale dei nostri più intimi segreti, dei pensieri di cui ci vergogniamo, delle azioni che credevamo conoscere solo noi, non dobbiamo fare altro che affidare la nostra vita nelle mani di chi vuole cancellare tutto il nostro male. Ma non è solo un’azione di pulizia per evitarci la vergogna e il giudizio, è anche un’azione che porterà a evidenziare e ricompensare tutti coloro che hanno accettato il perdono di Dio per ogni parola buona, ogni pensiero buono, ogni azione buona “... finché sia venuto il Signore, il quale metterà in luce quello che è nascosto nelle tenebre e manifesterà i pensieri dei cuori; allora ciascuno avrà la sua lode da Dio.” (1 Corinzi 4:5)