11 maggio 2011: «Centro di Roma: auto poche, passanti pochissimi. La Città Eterna stamattina sembra essersi svuotata: sarà la paura del terremoto pronosticato trentadue anni fa dall'ineffabile Bendandi (o da qualche internauta in vena di scherzi)? Molti romani - fedeli al motto "non è vero, ma ci credo" - non hanno rispettato la routine quotidiana seguendo il percorso casa-lavoro, ma hanno preferito non uscire affatto oppure abbandonare la città in via precauzionale» (da www.repubblica.it del 11.05.2011).
21 dicembre 2012: «si dovrebbe verificare un evento, di natura imprecisata e di proporzioni planetarie, capace di produrre una significativa discontinuità storica con il passato: una qualche radicale trasformazione dell'umanità in senso spirituale oppure la fine del mondo. L'evento atteso viene collegato temporalmente alla fine di uno dei cicli (b'ak'tun) del calendario Maya» (da http://it.wikipedia.org/wiki/Profezie_sul_21_dicembre_2012).
Profezie o bufale?
Il terremoto a Roma, secondo dei calcoli “scientifici”; la fine di questo mondo, secondo una certa interpretazione del calendario Maya; le profezie di Nostradamus; le date precise per certi avvenimenti fatte dai Testimoni di Geova e altre sette; ecc. ecc. Migliaia di anni di falsi allarmi, di premonizioni fasulle, spesso fatte da chi pretendeva di aver avuto rivelazioni da parte di Dio.
La Bibbia ci dà un chiaro avvertimento a proposito: “Se tu dici in cuor tuo: Come riconosceremo la parola che il SIGNORE non ha detta?”, il profeta parlerà in nome del SIGNORE e la cosa non succede e non si avvera, quella sarà una parola che il SIGNORE non ha detta; il profeta l’ha detta per presunzione; tu non lo temere.” (Deuteronomio 18:22)
Dio, nel corso della storia, aveva dato vari avvisi agli uomini per mezzo dei suoi profeti. Sono centinaia le profezie fatte e centinaia quelle adempiute letteralmente. Sono centinaia quelle che riguardano Gesù, fatte secoli prima della sua venuta, tutte adempiute con assoluta precisione[1]. Tutte scritte nella Bibbia, nero su bianco, a disposizione di chiunque abbia voglia di leggerle. Eppure la maggior parte delle persone non ne vuole sapere niente, come quelli di cui leggiamo nel libro di Giobbe: “Dio parla una volta, e anche due, ma l’uomo non ci bada” (Giobbe 33:14). Tra loro certamente anche molti di quelli che sono scappati da Roma l’11 maggio e di quelli che cercheranno rifugio da qualche parte (dove?) il 21 dicembre del 2012.
Ci sono però anche profezie nella Bibbia che non si sono ancora adempiute, perché si riferiscono ad un tempo futuro. La più importante di queste riguarda il ritorno visibile di Gesù e l’inizio di una nuova fase per la storia umana, preceduta da una serie di terribili avvenimenti. La Scrittura, oltre a parlarci ancora dell’indifferenza e della sorpresa della maggioranza all’avverarsi di questi eventi, offre anche varie indicazioni sui segni che dovranno precedere o meno quel momento, senza però fornire alcuna data precisa:
“Mentre egli era seduto sul monte degli Ulivi, i discepoli gli si avvicinarono in disparte, dicendo: «Dicci, quando avverranno queste cose e quale sarà il segno della tua venuta e della fine dell’età presente?» Gesù rispose loro: «Guardate che nessuno vi seduca. Poiché molti verranno nel mio nome, dicendo: “Io sono il Cristo”. E ne sedurranno molti. … Allora, se qualcuno vi dice: “Il Cristo è qui”, oppure: “È là”, non lo credete; perché sorgeranno falsi cristi e falsi profeti, e faranno grandi segni e prodigi da sedurre, se fosse possibile, anche gli eletti. Ecco, ve l’ho predetto. Se dunque vi dicono: “Eccolo, è nel deserto”, non vi andate; “Eccolo, è nelle stanze interne”, non lo credete; infatti, come il lampo esce da levante e si vede fino a ponente, così sarà la venuta del Figlio dell’uomo. … Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno. Ma quanto a quel giorno e a quell’ora nessuno li sa, neppure gli angeli del cielo, neppure il Figlio, ma il Padre solo. Come fu ai giorni di Noè, così sarà alla venuta del Figlio dell’uomo. Infatti, come nei giorni prima del diluvio si mangiava e si beveva, si prendeva moglie e si andava a marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca, e la gente non si accorse di nulla finché venne il diluvio che portò via tutti quanti, così avverrà alla venuta del Figlio dell’uomo. … Perciò anche voi siate pronti; perché, nell’ora che non pensate, il Figlio dell’uomo verrà.” (Matteo 24:3-5; 23-27; 35-39; 44).
Noi ovviamente possiamo scegliere a chi vogliamo dare credito: ai vari profeti di sciagure che puntualmente non si avverano, o al Dio dell’Universo che, attraverso la Bibbia ha annunciato migliaia di cose poi messe in atto fedelmente, facendoci così capire che tutto quello che ancora deve adempiersi si adempirà esattamente come è stato predetto.
Nessuna data precisa, ma tante indicazioni. Hai voglia di leggerle e di capire quanto hanno a che fare con la tua vita? Hai voglia di stupirti per la loro precisione e attendibilità? La loro comprensione e accettazione potrà cambiare radicalmente la tua vita, facendoci scoprire anche le meravigliose promesse che attendono tutti coloro che credono nella fedele Parola di Dio.
Per tutti quelli che già credono in Dio, nelle sue profezie e nelle sue promesse, un appello ci viene ancora dalla Scrittura:
“Ti scongiuro, davanti a Dio e a Cristo Gesù che deve giudicare i vivi e i morti, per la sua apparizione e il suo regno: predica la parola, insisti in ogni occasione favorevole e sfavorevole, convinci, rimprovera, esorta con ogni tipo di insegnamento e pazienza. Infatti verrà il tempo che non sopporteranno più la sana dottrina, ma, per prurito di udire, si cercheranno maestri in gran numero secondo le proprie voglie, e distoglieranno le orecchie dalla verità e si volgeranno alle favole.” (2 Timoteo 4:1-4).
[1] Si veda, per esempio il libro Profezia messianica di Roger Liebi, dove si presentano le 330 profezie riguardanti Gesù e il loro preciso adempimento. Il libro è disponibile gratuitamente per il prestito (clicca qui per visualizzare l’elenco dei libri).