Giovanni 3:3

Gesù gli rispose:"In verità, in verità ti dico che se uno non è nato di nuovo, non può vedere il regno di Dio".

 

1 Pietro 1:3

Benedetto sia il Dio e Padre del nostro Signore Gesù Cristo, che nella Sua grande misericordia ci ha fatti rinascere a una speranza viva mediante la risurrezione di Gesù Cristo dai morti.

 

2 Corinzi 5:17

Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate: ecco, sono diventate nuove.

 

Difendere Dio

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Saper vincere il male con il beneIn questi mesi tutto il mondo musulmano è in fermento. A scatenare la rivolta è stata la produzione di un film da parte di un regista americano, dove la figura di Maometto era trattata in modo blasfemo. La rivolta del mondo islamico è stata una escalation di violenza che ha portato anche alla morte di persone, che, forse, non avevano nessun altra colpa se non quella di rappresentare il mondo occidentale. Una reazione certamente eccessiva e sproporzionata agli occhi degli occidentali, ma che mette in evidenza un malessere che deriva dal fatto che spesso la nostra cosiddetta civiltà cristiana  ama dissacrare ciò che è sacro e non si tira indietro nemmeno se ridicolizza e fa dell’ironia sui  valori...degli altri.

Il noto episodio  della “ rana in croce”  esposta al museo di Bolzano alcuni anni fa, è un esempio palese di come si possano infangare le cose più sacre. Ma come dovrebbero rispondere i cristiani a queste vere e proprie provocazioni, segno di una profonda intolleranza verso i principi altrui? Dovremmo anche noi mettere a ferro e fuoco le nostre città, seminando terrore e morte, nell’ intento di difendere o perlomeno vendicare il nostro Dio dagli insulti ricevuti?

Qualcuno ha giustificato la “rana in croce” appellandosi alla sovranità ed indipendenza dell’ arte e della cultura. In nome della nostra libertà di espressione tutto è permesso, non ricordando che Gesù ammoniva i suoi discepoli dicendo: “Ogni cosa è lecita, ma non ogni cosa è utile; ogni cosa è lecita, ma non ogni cosa edifica” (1 Corinzi 10:23).  Se ascoltiamo un programma televisivo cosiddetto “culturale” c’è sempre chi ci parla di scimmioni che si trasformano, nel corso dei secoli,  in esseri umani, facendosi beffe di ciò che la Bibbia insegna. Non pochi sono i film blasfemi che raccontano un Gesù diverso da quello dei Vangeli.  Ma anche la pubblicità ci presenta fatti tratti dalla Parola di Dio, strumentalizzati per la vendita di qualche prodotto. Così “Jesus” diventa una marca di un capo di  abbigliamento; il paradiso diventa un posto dove si beve il caffè e la tentazione di Satana nel giardino dell’Eden vuole solo farci ricordare che non possiamo resistere a questo o a quel prodotto. Le Parole di Dio sono utilizzate con altri fini. Così, per esempio, il “non di solo pane vive l’uomo” (vedi Matteo 4:4) vuole dirottare la nostra attenzione su prodotti di cui non possiamo fare a meno; ed il prodotto perfetto  per te viene definito come fatto “a tua immagine e somiglianza” (vedi Genesi 5:1). Anche le scenette spassose o le barzellette o le semplici battute di spirito sono spesso costruite prendendo spunto da episodi, frasi e personaggi della Parola di Dio.

Si arriva poi anche a casi di blasfemia assoluta, come nel caso del blog che ha pensato bene di usare lo stesso nome del nostro sito per fare della pornografia e spacciarla per insegnamento cristiano (vedi nostro comunicato in proposito). Ovviamente nessun vero cristiano è dietro quel blog, ma è una cosa costruita ad arte, falsa, fatta solo per deridere e denigrare non tanto solo i cristiani, ma Dio stesso e la sua Parola.

Salvo qualche rara espressione di fanatismo, i cristiani hanno sempre sopportato questo costante stillicidio di irriverenze verso Dio e la Sua Parola, perché sanno che questa non è una battaglia terrena, ma spirituale e che Dio ne uscirà comunque vittorioso. Leggiamo con quale spirito ci invita Paolo a reagire di fronte alle provocazioni, nella lettera ai Romani (12:19-21):

“Non fate le vostre vendette, miei cari, ma cedete il posto all’ira di Dio; poiché sta scritto: “A me la vendetta; io darò la retribuzione” dice il Signore. Anzi, “se il tuo nemico ha fame, dagli da mangiare; se ha sete, dagli da bere; poiché così facendo, tu radunerai dei carboni accesi sul suo capo”. Non lasciarti vincere dal male, ma vinci il male con il bene”.

È una prospettiva completamente diversa, che apre le porte dell’amore e non lascia spazio all’odio. Ma non deve essere una prospettiva passiva. Dio vuole da noi non che conquistiamo gli altri con la forza, ma con la predicazione costante della Sua Parola. Solo così le persone potranno distinguere cosa viene da Dio e cosa insegna il mondo. Così spiega Paolo a Timoteo nella seconda lettera (4:2-5):

“...predica la Parola, insisti in ogni occasione favorevole e sfavorevole, convinci, rimprovera, esorta con ogni tipo di insegnamento e pazienza. Infatti verrà il tempo che non sopporteranno più la sana dottrina, ma , per prurito di udire, si cercheranno maestri  in gran numero secondo le proprie voglie, e distoglieranno le orecchie dalla verità e si volgeranno alle favole”.

Tutti coloro che invece usano e mettono in ridicolo la Parola di Dio per le proprie comunicazioni commerciali o semplicemente per far ridere, dovrebbero invece conoscere e tenere a mente queste parole di Gesù (Matteo 12:36-37):

“Io vi dico che di ogni parola detta fuori posto gli uomini dovranno rendere conto nel giorno del Giudizio. Poiché in base alle tue parole sarai giustificato e in base alle tue parole sarai condannato”.

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