Cinque milioni di dollari, circa quattro milioni di euro. È questo il compenso che è stato dato al filosofo John Martin Fischer affinché dia una risposta alla domanda delle domande: c’è vita dopo la morte? Esiste la vita eterna? Quindi, ancora un po’ di pazienza e avremo la tanto sospirata risposta. Sapremo se tutto finisce con la morte o se dobbiamo aspettarci qualcos altro dall’altra parte. Ma non c’è proprio altro modo per saperlo? È alla fine solo una questione di soldi e di studio filosofico?
Dietro all’ambizioso progetto c’è la Fondazione Templeton che ha come obiettivo quello di «fungere da catalizzatore filantropico per scoperte relative alle Grandi Domande dell’umanità[1], con particolare rilievo per quelle riguardanti il rapporto tra scienza e religione. La Fondazione prende il nome dal suo fondatore, l’uomo d’affari e filantropo Sir John Templeton (1912-2008), che è stato anche ministro della chiesa presbiteriana. Da molti anni la Fondazione premia personaggi della scienza, filosofia, letteratura o religione particolarmente meritevoli e in linea con gli scopi della Fondazione. Tra i numerosissimi premiati nel campo della religione troviamo personaggi come Madre Teresa di Calcutta, Chiara Lubich, fondatrice del movimento cattolico dei Focolarini, i famosi evangelisti Billy Graham e Bill Bright, fondatore di Campus Crusade for Christ (in Italia conosciuto come Agape Italia), vari esponenti induisti, buddisti, musulmani, ecc. Nel 2012 è stato il Dalai Lama a ricevere l’ambito premio da 1,3 milioni di euro[2]. Tutte persone che avrebbero dato «un contributo eccezionale per affermare la dimensione spirituale della vita».
Ed ora tocca al filosofo John Martin Fischer darci una riposta riguardo il tema dell’immortalità, cioè della vita eterna dopo la morte fisica. Come userà i 5 milioni di dollari per raggiungere tale scopo? Quali strumenti, ricerche, esperimenti, viaggi, dovrà fare per farci sapere se esiste un aldilà?
La Bibbia parla dell’eternità centinaia di volte, dalla Genesi all’Apocalisse. Solo nel Nuovo Testamento si trova più di 40 volte l’espressione “vita eterna”, che viene descritta in vario modo decine di altre volte. Gesù disse, circa 2000 anni fa: “In verità, in verità vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato ha vita eterna; e non viene in giudizio, ma è passato dalla morte alla vita.” (Giovanni 5:24). E lo ha ripetuto tante altre volte in tante altre occasioni perché questo non è uno dei temi della Scrittura, è IL tema della Parola di Dio: “E la testimonianza è questa: Dio ci ha dato la vita eterna, e questa vita è nel Figlio suo… Vi ho scritto queste cose perché sappiate che avete la vita eterna, voi che credete nel nome del Figlio di Dio.” (1 Giovanni 5:11, 13).
L’apostolo Paolo affermerà, dopo aver parlato della realtà, storica e non solo spirituale, della resurrezione dai morti: “Se abbiamo sperato in Cristo per questa vita soltanto, noi siamo i più miseri fra tutti gli uomini.” (1 Corinzi 15:19).
Abbiamo quindi veramente bisogno di pagare un filosofo 5 milioni di dollari per sapere che esiste una vita dopo la morte? Se la sua risposta fosse positiva, quale “prove” ci porterebbe? E se fosse negativa? Vogliamo veramente affidare a John Martin Fischer e alla Fondazione Templeton il destino della nostra vita? Sarà la filosofia a darci la risposta? Troviamo la parola ‘filosofia’ solo una volta nel Nuovo Testamento (in un’altra, Atti 17:18, si parla dei filosofi stoici e epicurei), nella lettera ai Colossesi, ed è un avvertimento volto ai cristiani: “Guardate che nessuno faccia di voi sua preda con la filosofia e con vani raggiri secondo la tradizione degli uomini e gli elementi del mondo e non secondo Cristo; perché in lui abita corporalmente tutta la pienezza della Deità; e voi avete tutto pienamente in lui” (Colossesi 2:8-10a).
Non sarebbe quindi forse meglio mettere la nostra vita nelle mani di chi, non solo non ha chiesto soldi per dirci se esiste o meno una vita eterna, ma ha pagato egli stesso, con il suo sangue, per portarla fino a noi? “Questa è la vita eterna: che conoscano te, il solo vero Dio, e colui che tu hai mandato, Gesù Cristo.” (Giovanni 17:3).
[1] Dal sito della Templeton Foundation: www.templeton.org/
[2] Vedi elenco completo alla pagina www.templeton.org/signature-programs/templeton-prize